27.3.13

IMMOTUS NEC INERS

Frequentavo la prima media quando vennero a prelevarci il sangue per vedere se avevamo l'anemia mediterranea. Io ancora non sapevo cosa fossero l'anemia falciforme o la struttura primaria di una proteina o la mutogenesi sitospecifica, però ero preoccupato, cazzo. Ci avevano detto che se tu sei malato e tua moglie è malata, poi tuo figlio nasce handicappato. E io stavo lì a immaginare il giorno in cui, pieno di lacrime, confessavo a mia moglie che avevo l'anemia mediterranea e non gliel'avevo mai detto per paura che si incazzasse.

Alla fine i risultati confermarono che non c'erano malati in classe, però Simona mi disse che lei aveva sangue zero positivo. Io all'epoca non sapevo cosa fossero il sistema AB0, il sistema Rhesus o la differenza tra AIDS ed HIV quindi, per me, essere zero positivi equivaleva ad essere sieropositivi, cioè malatissimi, roba da eroinomani o similari. Roba che più bassa non ce n'è. Quindi smisi di parlare con Simona e dissi al mio migliore amico, Simone Ipocondria, che Simona era sieropositiva. Simone smise di parlarle. Simone disse a Pisellino, quello con cui mi fumavo i tuberi delle patate alle elementari, che Simona era sieropositiva. Pisellino smise di parlarle. Dopo due settimane nessuno parlava più con Simona, che si mise a piangere, convinta di essere malata. Ogni tanto Simona la rivedo.


In quel tempo avevo il Tamagotchi, il draghetto. Mi ero sbagliato a impostare l'orario AM/PM quindi quel figlio di puttana di giorno dormiva, e la notte mi rompeva il cazzo perchè aveva fame o era sporco o voleva le coccole o aveva riempito lo schermo di merda.

Facevo la prima media quando andammo in gita a Roma, a vedere il Colosseo (che culo). Durante l'andata ci eravamo fermati all'autogrill, ed io e Simone Ipocondria ci comprammo un pacco da quattro di Mars, con quella merda giallognola dentro. Tornati sull'autobus, notiamo che i due ragazzini della terza media seduti dietro di noi si erano comprati un giornaletto porno. Allora facciamo uno scambio, noi gli diamo due Mars e loro ce lo lasciano sfogliare per dieci minuti.

Simone apre il giornaletto e dentro c'è questa bionda plastificata con due fintissime tette enormi, che si prende in gola un cazzo grosso quanto il mio braccio e le gambe spalancate. E quanta saliva. La prima reazione è che la fregna è davvero brutta. È una mucosa.



Mio fratello è al quinto anno di medicina e già lavora dentro gli ospedali, in maniera indipendente, senza altri medici che lo controllano. Misura la pressione arteriosa in maniera invasiva, ficca tubi in gola e roba del genere. Però c'è un problema. Perchè uno che sta imparando potrebbe commettere degli errori, potrebbe ammazzare il paziente mentre gli ficca un'agocannula dentro una carotide, ma dopotutto deve fare un pò di pratica.

Allora la Società divide la popolazione in fasce. Neonati e donne incinte sono al primo posto, ovviamente non puoi fare pratica su di loro. Ti mandano dai vecchi, che se muoiono pazienza, e dagli eroinomani, che se muoiono mi fai un piacere. Quindi mio fratello se ne sta al Reparto Malattie Infettive e mi dice che quando guarda quella gente è davvero tanta la voglia di ficcargli una bolla d'aria in vena e dire Oh cazzo, un embolo! Scusate! Dice che il suo collega va dagli eroinomani e gli dice roba tipo Sei un fallito, io guadagnerò settemila euri al mese, se mi va male. E gli eroinomani soffrono, piangono, chiedono scusa.

Mio fratello dice che si perde in sensibilità. Dice che a un certo punto tutte le stronzate che pensavi prima, tutte le giustificazioni che la gente tende a dare, tipo 'Eh, ha avuto un sacco di problemi', 'Eh, il padre lo picchiava', tutte queste giustificazioni, svaniscono. Sei un fallito, period, e se ti curo è solo perchè la tua famiglia sta buttando un sacco di soldi per te, sacco di merda.

È il meraviglioso mondo attuale, quello competitivo. L'idea acompetitiva, quella figlia degli anni sessanta, è fallita. Fossi stato presente nel '68 io sarei stato uno di quei tizi in divisa a prendere a manganellate i figli dei fiori. Rincoglioniti che oggi si ritrovano a fare i professori di liceo ignoranti, o un qualsiasi altro lavoro statale, pagati senza fare un cazzo.
Ci siamo accorti che alcune persone hanno talento, ma la maggior parte no. Che la creatività, o ce l'hai o non ce l'hai. Che la matematica, o ci arrivi o non ci arrivi. È inutile che studi, se non ci arrivi non ci arrivi, e vai a fare lo scopino. O no scusate, vai a fare il raccoglitore di sporcizia socialmente utile. Utile? Diversamente abile. Cristo, fai un lavoro che potrebbe farlo pure una scimmia ammaestrata. E casomai ti lamenti che guadagni poco. Sei un cazzo di peso, potremmo metterci un babbuino a pulire le strade dandogli in cambio un paio di banane al giorno. Non capisco la pena che lo Stato ha verso questa gente. Non capisco perchè aiutarli.

Quando mia zia si è schiantata, se ne stava su un letto in coma con due tubi ficcati nel cranio ed io stavo lì, con un camice verde sterile addosso, e aspettavo con educazione che la dottoressa la smettesse di parlare della salute di zia perchè quello che volevo realmente sapere è se avevano usato un trasduttore ipotalamico o extradurale.

Quando mia zia si è schiantata, suo figlio, quello più piccolo, ha smesso di andare a scuola. Per una settimana. Allora mia nonna mi ha detto di andarci a parlare, che sono il cugino più grande, che gli spaccia i dischi dei Megadeth ma anche le riviste di Le Scienze, e si diverte a spiegare la fisica ai ragazzini. Che io vado bene a scuola. Mio cugino ha parlato un sacco, un enorme massa di stronzate, e poi a un certo punto mi sono rotto le palle. Sti cazzo di sedicenni. Gli ho detto che non me ne frega un cazzo se la scuola gli piace o meno, e non me ne frega un cazzo se la scuola serve o meno. Gli ho detto che tanto la scuola la deve fare, la questione è se la fa bene o la fa male. E se la fa male è perchè è un perdente. Se prende un quattro o un sei è uguale, sei comunque un perdente. Essere contenti perchè si è sufficienti. Sia chiaro, il problema è generale, non è solo la scuola, perchè la scuola vaffanculo. È la fottuta mentalità dello scaricabarile. E un giorno mi dirai che tanto la scuola non ti è servita a niente, e grazie al cazzo, fai un lavoro che lo può fare pure una scimmia.

Ma la colpa è della crisi economica e dei raccomandati, mica tua.
La colpa è che l'Italia è cacca pupù.

Perchè se non c'erano i raccomandati tu oggi saresti un fisico teorico o il nuovo Umberto Eco o il nuovo Kant o il capo di una multinazionale da un miliardo di fatturato l'anno. Se non ci fossero i raccomandati tu saresti comunque un cazzo di scopino, ma la colpa non è tua, è delle maree. Ditelo cazzo, ditelo: non ho alcun talento. Sono sufficiente. Niente scuse. Mio cugino c'è rimasto così male che non m'ha parlato per una settimana, forse si aspettava comprensione. L'ho accompagnato in macchina dalla nonna e si percepiva, nel silenzio assordante, che mi stava dando del coglione. Onde statiche e odio. Gli ho passato i Kvelertak.

L'estate scorsa, solamente l'estate scorsa, ho scoperto che io ho sangue zero positivo. Mi rodeva il culo non sapere qual'era il mio gruppo sanguigno e mi sono fatto le analisi, così, a buffo. Due settimane dopo me le sono dovute rifare per il fegato spappolato. Sono quello che la gente chiama donatore universale, perchè la gente non capisce un cazzo. Quando mia zia si è schiantata le ho donato tipo venticiquemila litri di sangue, ero un cazzo di cencio bianco, poi tornavo a casa e studiavo Chimica III. La notte di Capodanno alle ventitrè dormivo e alle sette di mattina studiavo Chimica, che a mezzogiorno c'era da andare all'ospedale fino a Roma e mia madre non se la sente di guidare e mia nonna prega e mio cugino sbratta vomito e mio zio piange e allora guido io. Poi dono il sangue e vado a studiare un pò di Chimica. E meno male che ho fatto il test quell'estate e meno male che erano mesi che non fumavo erba altrimenti non avrei potuto donarglielo. Alla fine è morta uguale. Parte del mio sangue l'hanno dato a un ragazzo di 26 anni che a Capodanno è scivolato con la moto su una lastra di ghiaccio e si è spappolato il collo e altre cose random. Lui si è salvato ma per pisciare si deve ficcare un tubo nella cappella.

Domani mia zia avrebbe compiuto cinquant'anni. Avevo ventuno anni quando andai con mia zia a vedere Max Gazzè dal vivo. E' bravo, Max Gazzè.

La notte prima che zia è morta mia nonna l'ha sognata, le ha detto 'Mamma, domani sera me ne vado da papà, sta tranquilla, però vienimi a salutare'. E mia nonna c'è andata a trovarla, dopotutto l'ultima volta c'era andata un mese prima. La notte che mia zia è morta mia madre l'ha sognata e vabbè, stessa storia. Lo stesso con mio zio e l'altra zia. Tutti giurano di averla sognata, la notte prima della dipartita. Io t'ho dato venticinquemila litri di sangue, che cazzo, a me niente. Neanche un grazie, non dico una comparsa, che mi sarei anche cacato sotto dalla paura, ma che cazzo.


Oggi ha telefonato mio cugino e mi detto che ha preso otto e mezzo a matematica.

 

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