25.5.13

CHINA IS A BIG COUNTRY, THEY DON'T NEED ANY PUSSY DEMOCRACY

Ora, innanzitutto domani suonano Rotting Christ e Forgotten Tomb. E chi non viene è mongoloide. Chi non viene è un idiota. Soprattutto il caro amico Matteo (si, ce l'ho con te) si merita tutte le contumelie possibili per perdersi un concerto così (ma almeno l'hai vista la scaletta?) per vedere Roma-Lazio, ovvero 22 miliardari in mutande che sculettano dietro a un pallone, e magari rischiare una coltellata. La miglior cura per fistole e coglioni della vostra caratura, a mio modo di vedere, sarebbe quella di inalare ingenti quantità di acido cianidrico. Siete dei poveracci. Sommo ribrezzo. Cretinoidi, retorici squacqueroni e becere tiraseghe. In confronto a voi viene da rivalutare persino i calabresi fuori sede che vanno al concerto del primo maggio per Vasco Rossi. Porco Dio I CALABRESI PORCO DIO RAZZA DA ESTINGUERE.
Sappi che stanno suonando sempre almeno tre pezzi da Thy Mighty Contract, e due da Passage e Non Serviam. Tipo che è possibilissimo sparino The Fifth Illusion e Feast Of The Grand Whore. Penso non esista nulla al mondo che possa farmi perdere un concerto del genere, porco Dio. Se penso che un sacco di gente non verrà a vedere i Rotting Christ per seguirsi quel derby di merda mi viene voglia di invadere la Polonia.
Mannaggia cristo in croce e la madonna sbudellata Matteo, cristo iddio, piscia questa cazzo di partite giocate da ignobili orchestrine di mongoloidi megalomani e vieni con me e Ciccio. E' Satana che te lo impone.


Inoltre ho scoperto che a Giugno suoneranno a Roma i Ghost B.C., e già da adesso sto cominciando a bere sangue di giovani daini in onore di nostro signore Satana per quello che sarà uno dei concerti definitivi del Male, per la gioia sto mandando più insulti al padreterno io di quanti ne abbiano mandati i Marduk in vent'anni di carriera.
Beccatevi questa, e silenzio:


Anselmo e Papa Emeritus II

18.5.13

Cerca su Google

Innanzitutto salutiamo Julia, l'argentina canarina che ci legge da Buenos Aires. Pluralis maiestatis. Julia mi ha regalato una palletta rossa appiccicosa di quelle che se lanci per terra fanno splet e si spiaccicano e poi tornano alla forma originale. Una volta l'ho lanciata sul suffitto e per staccarla c'ho messo due ore, mortacci sua.


Comunque. Un uomo è arrivato sul mio blog digitando
trust me i'm an engineer
e quindi ora vi racconto una storia. Una storia che farà sorridere gli ingegneri, mentre tutti gli altri avranno una dimostrazione in più su quanto questi siano una disgrazia e una calamità per l'intero genere umano.

Il semestre scorso, il mio amabile professore ci ha lasciato con un compito per casa. Non c'erano limiti di tempo, ma il primo a risolverlo lo avrebbe scritto alla lavagna, dimostrando così la sua superiorità intellettuale sui colleghi.

Vi narro dell'esercizio in maniera semplice, in modo che potiate capirlo anche voi, che fate schifo.

Immaginate di avere un paziente con un tumore al cervello di quelli belli, tipo un glioma, che ti stroncano a un anno dalla diagnosi, dopo vari stadi di cecità, pazzia, sdoppiamento della personalità.
Un giorno il chirurgo vi chiama e vi dice che stava pensando di iniettare farmaco chemioterapico direttamente in loco, così, per cazzarare.

Iniettare in loco significa trapanare la scatola cranica e infilare un siringone di sostanze tossiche e radioattive direttamente nel cervello, sul tumore succhiagluocosio.
Quello che fa l'ingegnere è l'analisi di fattibilità, valutare dove bucare, quanto farmaco iniettare e così via, per accertarsi che il farmaco diffonda lì dove deve, e non in zone sane.

Il problema non è semplice. Anche approssimando il tumore ad una sfera o il cervello a un mezzo isotropo (cosa che comunque non puoi fare) ci sono una enormità di paramentri in gioco, diffusività, reazioni cinetiche di ordine boh, equazioni differenziali a derivate parziali non stazionarie accoppiate con profili di velocità, ed una enorme serie di limiti fisiologici, dal raggio della siringa a quanti buchi fare (non possiamo trapanare il cervello tipo formaggio svizzero, ne converrete).

Vabbè, fidatevi, un bel dito al culo.

Queste sono le cose più mediche che possa fare un bioingegnere, tipo anche dimensionare i fluidi di dialisi, controllare in situ la stabilità di una valvola cardiaca o valutare che tipo di vite usare per un fratturato con la cosapevolezza che un eventuale errore ti fa finire in GALERA, dopo aver passato due anni in Tribunale cercando di convincere il giudice che l'integratore algebro differenziale assicurava che l'osso avrebbe retto al campo tensionale quando invece la testa del femore è esplosa frantumandosi in mille pezzettini ed il paziente è MORTO.
E' sempre una questione di responsabilità, generalmente: più responsabilità=più soldi di stipendio.

Comunque, dicevo. Una parte della classe rifletteva sul problema, ovviamente in maniera indipendente, stimolando competizioni ed antipatie. Ogni tanto ne discutevamo insieme, ma ci dicevamo informazioni frammentarie, giusto per sviarci l'un l'altro. L'altra metà della classe se ne sbatteva allegramente il cazzo, e passava le giornate a scopare e godersi la vita.

Io riflettevo al problema sorpattutto la sera, nel letto, e spesso scivolavo nel sonno sognando tumori, morti, flussi, condizioni di Neumann, thiele quadri.

Un bel giorno, un collega calabrese (un mongoloide come pochi) arriva in aula gonfio come un pavone, dichiarando di avere la Soluzione.
Gli si chiede, come hai fatto?
Lui: 'PraT'hamente, ho sfruTTTato il flusso conveTTTivo'
Al che Martina (una simpatica giovincella nella quale tento di entrare nelle mutande da tipo sempre, e che dopo due minuti mi ha sbattuto in friendzone) se ne esce chiedendo:
'Ma l'hai considerata la pressione intracranica?'
Compare una crepa sul volto del calabrese.

Ovviamente Martina aveva ragione, avrà anche la vagina, ma non è così stupida.

Dopo millemila calcoli e blablabla, viene fuori che la soluzione del calabrese implicava una pressione di dieci bar. DIECI BAR.

DIECI. FOTTUTISSIMI. BAR.
(dieci bar sono più o meno dieci atmosfere)

Ora, a parte il fatto che se applichi dieci bar a una siringa questa si polverizza o l'ago schizza via conficcandosi in un muro, pure ammettendo quello che cazzo vi pare, sparare un liquido a dieci fottutissimi bar nel cervello di un uomo equivale in pratica a fargli esplodere la testa.




Ed è così che il calabrese ha perso qualsiasi tipo di credibilià e adesso viene visto come uno strano caso di scimmione peloso che per qualche assurdo motivo riesce a camminare eretto senza appoggiarsi sui dorsi delle mani.
E ovviamente continuiamo tutti a prenderlo per culo, e lo faremo per sempre, finchè non si suiciderà, perculandolo alla Ingegner Cane.
Tipo, un mesetto fa, il collega napoletano ha chiesto al calabrese: 'Ma tu, per arrivare da casa all'Università, quante nano ore su volume al kilowatt impieghi?' scatendando l'ilarità della dotta compagnia di asociali disadattati che frequento.

Tutto questo per dirvi che, con il progressivo e sempre più imponente inserimento dell'ingegneria nella medicina anche a livello puramente diagnostico/terapeutico, io posso assicurarvi che tra qualche anno vi ritroverete a rimpiangere la Sanità di oggi.

Un ingegnere al lavoro nella Sanità del 2020:



9.5.13

Le leggi sulla privacy e la pedofilia non sconfiggeranno il mio bisogno di amore



Tutto ciò per dirvi che qualche giorno fa ho conosciuto, su Facebook, la mia donna ideale. E' di Napoli. E' bella, è intelligente, è simpatica. Me l'ha consigliata Facebook. Ha 16 anni:

Espressiva pensante perspicace raziocinante sagace donna
Lei razzia e spoglia e depreda il mio intelletto. Lei deturpa e decima e stermina il mio sperma. Ha 16 anni:

Per uno sfrenato appagamento degli istinti
Lei è la mia maestra via per accedere al bodhi. Trascendenza carnale. Ascetismo libidinoso. Nella società moderna tutte le facoltà umane sono assorbite nell'azione esteriore, che spesso non conduce a nessun scopo. Ora ho trovato lei. Ha 16 anni:


Devozione

Ti scrivo una poesia:
Io sono il grano. 
Vivo, muoio, ma non passo.

Non oso immaginare di cosa possa mai profumare la tua fregna. Sfocatura da movimento. Lei ha 16 anni:


Un rapimento mistico e sensuale

'La sola cosa che possa salvare l'uomo è l'amore. E se molti hanno finito per trasformare in banalità questa asserzione, è perché non hanno mai amato veramente. Aver voglia di piangere quando si pensa agli uomini, di amare tutto in un sentimento di suprema responsabilità, sentirsi invasi dalla melanconia al pensiero delle lacrime che ancora non si sono versate per gli uomini, ecco cosa significa salvarsi attraverso l'amore, la sola fonte di speranza [...] in questo mondo ogni cosa può farmi cadere, tranne l'amore'

Un tocco di natura esotica
Ti scrivo una poesia:
Impenetrabile 
e senza cuore,
il mare,
non ha dato nulla 
di se stesso
Giuro,
c'erano dei bambini
da qualche parte

Solo quando gli opposti muoiono alla loro forma precedente, può subentrare una vera unione. Lei ha 16 anni:


E M'ILLUMINO D'IMMENSO
Sempre se non mi arrestano o cose del genere, tenterò più di contatto con la mia amata. Continuerò a pubblicare sue foto. Sono molto geloso, però. Ha molti fan, ha molti pretendenti. Sposa me, amore mio. Stai a casa, chiusa in casa, prepari il pane. L'odore del pane. Fatti deflorare. Allevi i figli. Li educhi. Saresti brava. Una bella mamma.
Non fa che rispondere alle domande e ai commenti dei proprio pretendenti. Sono geloso. Ve ne posto qualcuno, continuerò a postarli anche nei prossimi post:


Napoli è amore


Napoli è tenerezza

Napoli è poesia



Napoli è saggezza
Napoli è la famiglia
Napoli è benevolenza

Napoli è accuratezza
Napoli è presenza
Napoli è passione
Napoli è idolatria

3.5.13





2.5.13

E' ufficiale: la Russia con gli Xe-none uccide il METAL. Rammstein pronti all'invasione. 'Stavolta ci portiamo le stufette elettriche e roba per fare il caldo' dice Till Lindemann



'Ho fatto di tutto per salvare il metal, ma di fronte a questo non so più che fare' - Phil Anselmo

'Il tastierista con la maglietta dei Dimmu Borgir, mannaggia la madonna!' - Fenriz

'Lei me la scoperei' - Ozzy Osburne

'Potremmo sostituire l'intero Girone della Merda con questo video' - Pierpaolo Pasolini

'E' come pulirsi il culo con la merda' - Roberto Saviano

'Comunque il più testa di cazzo resto io' - Stefano Tagliatesta

'Comunque la merda' - Aristofane

'In medias res, il mondo della musica è mero espediente narrativo: le maschere teatrali, gli enormi seni, gli ancheggiamenti, stemperando la policromia veristica della psiche, assurgono a emblemi della condizione umana tout court. Potenziano, semplificando. Questa canzone è l’allegoria del percorso formativo di ciascuno, in forma di dialettica triadica, sulla scorta della lezione hegeliana. No, non trattasi di onanismo nominalistico: lei  (la formosa cantante, l’illibatezza e la probità, l’infante rousseauiano) si confronta con un insorgente metallaro che fa growl scadente, suo alter ego, inveramento di effrenatezza, empietà maliarda, in una parola sensualità (concezione un poco oleografica, invero). Tesi e antitesi. Lei è soverchiata dall’erompere del suo intimo corrispettivo singer (fisicamente!), è repentinamente sbalzata sul palco delle sue pulsioni (autolesionistiche, omoerotiche, narcisistiche, prevaricatrici), incidentalmente anche proscenio teatrale. Il climax del video sta precisamente nella sua lotta per padroneggiare, incorporandolo, il lato omosessuale della personalità del tastierista scemotto. L’oramai irriducibile coacervo energetico e pulsionale imbrigliato e canalizzato nella forma apollinea, graziosa, serafica de lei. Magnificamente fotografato, questo video è la versione onirica e visionaria, manieristica e parossistica dell’altrimenti trita esperienza dell’uomo comune.' - Gabriele D'Annunzio

'Vorrei masturbarmi fino a che non mi viene il cazzo abbastanza duro da poterci infilare cocci di bottiglia tutto attorno e venire mentre sanguino' - Il Masticatore


 

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