16.10.11

I facinorosi dei centri sociali

La cosa più difficile da fare nello sviluppare una tesi di laurea consiste nello scrivere i ringraziamenti. Guardavo quel foglio bianco con paura crescente, e quindi alla fine decisi di non scrivere un cazzo. Molto semplice e molto ingegnere come cosa. Poi, una mia amica laureanda, con le tette enormi e l’intelligenza di un calamaro delle Filippine, mi fece notare che sarebbe stato necessario per lo meno ringraziare, nell’ordine, la Dottoressa del reparto in cui ho lavorato, la Relatrice, la coRelatrice e la Tutor. Probabilmente aveva ragione, ma ciò non toglie che io non sapevo cosa scrivere. Ho quindi preso una vecchia tesi ed ho semplicemente copiato e incollato i ringraziamenti, ovviamente cambiando i nomi e tagliando tutta la parte finale, nella quale si ringraziava pressoché chiunque, amici delle medie, del liceo, dell’Università, parenti, nonni vivi, nonni morti, nonni cosìcosì, addirittura una zia sudamericana. L’ultimo paragrafo era questo:

‘Ma soprattutto ringrazio Filippo, che mi ha guidato per tutta la durata di questo lavoro, aiutandomi in tutti i momenti difficili sia professionalmente che umanamente rendendo questo percorso ancora più piacevole’

Dovendo inviare via mail la bozza definitiva della tesi alla mia Tutor, per farle fare una risata, ho aggiunto ai miei ringraziamenti questa frase:

‘Ma soprattutto ringrazio il TETRACANNABINOLO, che mi ha guidato per tutta la durata di questo lavoro, aiutandomi in tutti i momenti difficili sia professionalmente che umanamente rendendo questo percorso ancora più piacevole’

Il fatto è che quella era, appunto, la bozza definitiva: ogni singolo paragrafo era già stato corretto e migliorato decine (e decine) di volte, sia dalla Tutor che poi dalla coRelatrice; le uniche modifiche riguardavano cazzatelle come ingrandire una immagine e, più in generale, migliorare l’impaginazione del tutto.

Quindi la mia Tutor non ha riletto la tesi, l’ha solo sfogliata, mi ha mandato l’ok per la stampa ed ha inviato il lavoro alla mia amabile relatrice. Questa, l’onorevole Direttrice Naturale, Gran Mascalzon., Lup. Man., Pezz. di Merd. Dottoressa Barambani, ricevuto il file Tesi_Masticatore_Escrementi_Matr.Tot, non l’ha nemmeno aperto e l’ha subito rigirato al database del Dipartimento, nel quale vengono conservate tutte le tesi fatte.

Dov’è che voglio arrivare? E’ che per i secoli dei secoli, nel Dipartimento di Informatica e Sistemistica de La Sapienza, verrà conservata una tesi nella quale, tra i ringraziamenti, un coglione cita spudoratamente la marijuana come totale fonte di ispirazione per la sua vita.

Sparare deodorante sulla vagina di Guendalina

Ho parlato spesso del Calabroleso su questo blog. Il Calabroleso è una religione. Il Calabroleso è; il nonCalabroleso non è. Il Calabroleso è l’uomo che non deve chiedere mai, un eroe, un bokor, il Calabroleso è lo ying e lo yang. Il Calabroleso meriterebbe una carica come senatore a vita o, come minimo, una statua in Campidoglio.

Il Calabroleso si è comprato un semaforo su Ebay (non giocattolo, attenzione, un semaforo vero).

Il Calabroleso organizzò una manifestazione contro la guerra, a Roma. Si presentò da solo. Immaginatevi questo tizio col megafono che, in piazza San Giovanni, sbraita slogan su quanto poco morali siano le mamme dei nostri soldati in guerra. Fu addirittura pubblicato su Leggo, il titolo dell’articolo era: ‘Esaltato manifesta contro la guerra’.

Il Calabroleso (che di mattina svolge con professionalità un dottorato di ricerca in filosofia sottopagato ma che gli consente di andare in Germania aggratise perché sta scrivendo un lavoro rivoluzionario su Karl Marx) si è comprato occhiali e bastone da cieco ed il pomeriggio va vagando per la Capitale tirando bastonate alle serrande o alle ginocchia di poveri malcapitati, che ovviamente non hanno il coraggio di prendersela con un povero e sfortunato non vedente.

Perché ne sto parlando? Perché, proprio mentre scrivevo questo post, il Calabroleso mi ha mandato un sms che, in barba a qualsivoglia legge della privacy, riporto integralmente qui per voi:

CRISTO LAVANDINO!!!!! NON PUOI CAPIRE COSA HO FATTO E’ INIMMAGINABILE

Spero solo che, dato quello che ieri è successo a Roma, il mio eroe non sia finito in galera.



2 Comments:

J said...

cristo hai ritrovato il video!

MdE said...

E continuo nel non riuscirlo a vedere per intero :D

 

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