21.11.11

Il frate erborista -- Rieditato: la Censura colpisce, IL RE DEL MONDO CI TIENE PRIGIONIERI

La bestemmia è vita, è arte, è la scintilla che
trasforma una martellata su un dito in esperienza mistica
- M. Buti

Carissimi, ho dovuto rieditare il blog perchè l'Organizzazione Mondiale sulla Censura non mi ha dato il permesso di parlare di ciò di cui non si può parlare (sinceramente ancora non ho capito di cosa non si può parlare, ma sto studiando la cosa con un antropologo). Inoltre, la mia CENSURA, con i modi pacati che la contraddistinguono, mi ha fatto notare di non aver apprezzato il fatto che io renda pubbliche le sue abitudini, o le dimensioni della sua vagina, a causa delle quali al Cern di Ginevra hanno dovuto aggiornare i principi della Termodinamica classica, distruggendo in un niente oltre centocinquant'anni di teoria sul calore.
Si narra che Stephen Hawking in carne e sedia a rotelle, quando dimostrò l'esistenza dei buchi neri, stesse proprio soggiornando all'interno di quella vagina, dalla quale trasse importante ispirazione.
Però, in tutto ciò c'è una cosa positiva: d'ora in poi vi parlerò di GIANNANTONFILIPPO POMPONIO XII, mio amico di vecchissima data. Sia ben chiaro, GIANNANTONFILIPPO POMPONIO XII, mio amico di vecchissima data, non è un soprannome o un'abile artifizio col quale agirare la censura, non è niente altro che GIANNANTONFILIPPO POMPONIO XII, mio amico di vecchissima data. Non cominciateci a vedere sotterfugi o a fare connessioni che non hanno senso di essere, perchè poi si arriva a censurare la censura, e la qual cosa è abbastanza stridente.
E' un mio fottutissimo diritto di parlare e scrivere di GIANNANTONFILIPPO POMPONIO XII, mio amico di vecchissima data, quindi se non ti sta bene, te ne puoi pure andare affanculo, CENSURA!

Pensino ora i miei venticinque lettori che impressione dovesse fare sull'animo del poveretto, quello che s'è raccontato.



Non ho scritto ultimamente perchè ho ascoltato per puro errore una cover dei Limp Bizkit di un brano dei Who e mi è esplosa una carotide.
Il mio primo post sulla webzine fica è stato pubblicato, ha avuto un discreto successo, ora sto scrivendo il secondo. Non potete immaginare come è stressante, ormai è una settimana che qualsiasi gruppo ascolto comincio a farmi una recensione mentale, riferimenti, catagolazioni, richiami e cazzi vari. In realtà l'ho sempre fatto, quindi scialla. Però, ho accredito per il Traffic e il Sinister Qualcosa, il che significa che entro AGGRATISE a qualsivoglia concerto venga suonato in questi due locali di Roma, e ciò mi fa felice. Ho intenzione di stroncare, senz'appello, qualsiasi gruppo Italiano mi capiterà di vedere, così, a sfregio, senza alcun criterio. Dopotutto l'oggettività in Arte non esiste, quindi io ho il fottutissimo diritto di dire che mi fate cagare, chiunque voi siate.

Quindi non credo che su questo blog si parlerà più di musica, dato che la mia valvola di sfogo è altrove. Diciamo solo, così, che i System of a Down fanno veramente schifo al cazzo. Mi dispiace parlar male di uno dei gruppi che ha formato la mia prima e imberbe fase metallara, ma tant'è. Apparte il primo, il resto è tutta merda. Pure Toxicity, avrà pure il pregio di contenere due/tre brani che verranno suonati nelle discoteche rock per i prossimi cinquant'anni, ma il resto che cazzo è? Quel disco è invecchiato malissimo, trovatemi uno stronzo che abbia ascoltato Toxicity per intero negli ultimi tre anni. Nessuno. Quei quattro zingari se ne possono tranquillamente tornare in Romania o da dove cazzo provengono a spaccarsi il culo in una fabbrica di Fiat Panda.

Ma parliamo d'altro. Questo è il primo post, almeno nella mia testa, che scrivo nella nuova casa. Ebbene si, la mia padrona non è più la signora Manuela, ma la signora Stella, alla quale auguro lunga vita, felicità! Salute! Coppini! Moneta sonante! Chili di sostanze illegali di buona qualità! Al Negro non auguro un cazzo.
Fa strano, vi giuro, fa strano sapere che a quattro metri da me, su un soppalco, c'è il Negro che dorme cullato dall'odore caprino dei suoi piedi devastati.
Dovete sapere che il testo che tutti voi conoscete di Povera Patria di Franco Battiato in realtà è solamente una seconda bozza. La prima era dedicata al Negro, così come, si narra, Kurt Cobain stesse pensando al mio conquilino quando scrisse Smells like teen spirit. In esclusiva per voi, la prima versione di Povera Patria del Maestro:

Povera Casa

Povera casa
schiacciata dagli abusi dei tuoi piedi
Il Negro infame che non sa cos'è il pudore
Si crede pulito e gli va bene
Non si fa il bidet e l'aria gli appartiene

Tra le tue dita
Quante perfette e inutili pelucche
Questa casa è devastata dall' odore!
Ma non ti danno un pò di dispiacere
Quei calzini in terra senza più colore?

Non laverà, non laverà
Non laverà, forse laverà

Ma come scusare
Il puzzo nell'armadio e quello sul soppalco
Nel fango affonda i tuoi piedi da maiale
Me ne vergogno un poco e mi fa male
Vedere il Negro come un animale

Non laverà, non laverà
Si che laverà, vedrai che laverà

Si può sperare
Che questa casa torni a quote più normali
Che possa contemplare il cielo e i fiori
Che non si parli più di amputazioni
Se avremo ancora un pò da vivere
L'odore della primavera
Tarda ad arrivare

Ma, purtroppo, in questa casa CENSURA. Io ve ne parlerei giuro, e forse un giorno lo farò, ma ne sto ancora discutendo con l'Organizzazione Mondiale sulla Censura. Su internet si può fare di tutto, posso scrivere che Berlusconi è un mafioso, posso mettere video di gente che si inchioda la cappella o prendere per culo persone con evidenti malattie degenerative, ma se vi parlassi di CENSURA mi chiuderebbero il blog, Internet verrebbe reso illegale, mi metterebbero in galera, i poliziotti mi ucciderebbero la nonna.
Mi limiterò a dire solo questo: CENSURA ha la vagina talmente dilatata che come assorbenti usa balle di fieno. CENSURA riuscirebbe a riportare alla teoria di Darwin il creazionista più convinto. Chuck Palaniuk ha scritto un romanzo su CENSURA e non gliel'hanno pubblicato perchè era troppo rivoltante. E adesso un paio di frasi che, giuro su qualsiasi cosa, CENSURA ha detto di sua spontanea volontà e al massimo delle proprie facoltà mentali:

'Non dovete mangiare i tonni, perchè se si estinguono poi si modifica l'equilibrio biologico e nascono malattie; mò non mi ricordo dove nascono, tipo in Africa, ma i negri morirebbero'

'C'ho i peli neri intorno ai capezzoli'

'Nella vecchia casa, mentre lavavo i piatti, mi abbassavo pantaloni e mutande e lavavo così, con la fregna pelosa all'aria'


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