20.6.11

Voglio una vita spericolata: Ryan Dunn.

Hi, I'm Johnny Knoxville and welcome to Jackass!

Le vacanze di Natale 2010 le ricorderò soprattutto per le devastanti ubriacature con il Calabroleso, bevendo birre alla spina andando di pub in pub e scappando via senza pagare. Una sera di quelle decidemmo anche di dare il nostro contributo in ricordo delle mitiche manifestazioni degli studenti universitari che si ebbero in quel periodo, con tanto di Roma capitale in fiamme. Questo il nostro apporto alla società:

Da notare che ci eravamo dimenticati il '100', poi prontamente inserito in basso.
Tra le altre cose io ed il Calabroleso una sera cominciammo a discutere su quale fosse il vero simbolo della nostra generazione. Lui cominciò a sparare una serie impressionante di gruppi musicali ed altro, ma io non ascoltai una sola parola anche perchè avevo la mia idea ed era quella giusta: il simbolo della mia generazione è JACKASS.

Steve O che si pinza con un piercing scroto e gamba, Knoxville che si fa distruggere da un toro e, più in generale, un gruppetto di scoppiati che si autodevasta senza alcun motivo. Perfetto per la nostra generazione, la più disillusa e noncurante della Storia, fatta di ragazzi e ragazze che, incuranti di un futuro di merda, scopano e si drogano come dromedari, che sia marijuana, alcool, cocaina, pasticche, anfetamine o cocktail a 15 euri a centilitro prima di schiantarsi con una Smart contro un platano del cazzo il sabato sera. Sia chiaro, vado orgoglioso di questa cosa eh, la mia non è una critica, non sono Giovanardi.
Probabilmente è anche merito di Jackass, l'unica serie televisiva davvero degna di essere comprata in cofanetti originali , se a 15 anni in Inghilterra me ne stavo, appunto col Calabroleso, a devastarmi il fisico spippando 15 fialette di Popper in 6 serate.

Un paio di giorni fa se ne è andato Ryan Dunn, esperto in skateboard ed incidenti d'auto, entrato di diritto nella STORIA per essersi infilato una macchinetta nel culo per tenersela dentro il tempo necessario a farsi fare una radiografia. Lo ricordo in Jackass 3D con Bam Margera che si era ricoperto di colla Attack una mano e si era attaccato al suo barbone.

Quel barbone soprattutto, ed il suo abbigliamento particolarmente Stoner/Sludge, fa si che a Ryan Dunn gli volevamo ancora più bene.
Se ne è andato, a ironia della sorte e a dimostrazione che il mio ragionamento regge na cifra, dopo essersi ubriacato con gli amici per sfracellarsi con la macchina contro un muro.
Da qualche parte, a casa, devo ancora avere la felpa di Jackass: è giunto il momento di indossarla di nuovo.

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