13.4.11

E’ ufficiale: la Staccionata senza bassista. Sgomento nel mondo musicale. Ozzy Osbourne: ‘Er Capra è furioso’


Per quel che mi riguarda ebbe tutto inizio qualche anno fa, quando andai a vedere il mio primo e unico concerto degli Stato Degenere, gruppo death metal con cantato in Italiano in cui suonava il Negro. La Staccionata non era una forza attuale, il dio Capra la conservava in potenza. Il concerto si teneva al Centro Sociale Decolliamo, che all’epoca non si era ancora espanso sotto la tribuna del campo da calcio, e consisteva in una unica stanzetta. Ricordo che faceva un freddo boia e che aveva piovuto, era tutto un merdaio allucinante. Il Negro lo avevo conosciuto tipo una settimana prima e praticamente mi rivolgeva la parola solo per dirmi ‘Quanto sei brutto’, Valerio e Giulia li conobbi quella sera stessa e non me li cagai minimamente. Ma ero davvero troppo impegnato a provarci con Ilaria Condizionata.
Il Negro suonava la batteria, più tardi ho saputo che il cantante era Jajo e il chitarrista era il Biondo, ma all’epoca non sapevo chi erano e neanche me ne fregava un cazzo. Ricordo perfettamente il bassista. Un ciccione pelato che non sapeva suonare il basso. Mi chiedevo perché fosse lì a suonare. Voglio dire, in Terra Madre i bassisti sono più rari di una donna con tre tette, ma a Roma doveva essere più semplice trovarne uno. E invece no, c’era un ciccione pelato. Forse era lì grazie ai servizi sociali, oppure per qualche programma del Comune di Roma per la riabilitazione degli obesi. Bu.


Segue un estratto dal Vangelo secondo il Masticatore:
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Capra. Il Capra si svegliò e seppe che il giorno era giunto: gli Stato Degenere si sciolgono senza motivo apparente. Il Capra cominciò a vagare per la Capitale, colorando orrendi palazzoni condominiali di flavour anni ’50, con un vestito a pois che volteggiava al suo cammino lasciando intravedere un villoso decoltè e possenti gambe coi polpacci perennemente in trazione, grazie alle sue scarpe rosse tacco 12.
A Fontana di Trevi, dentro Fontana di Trevi, il Dio incontrò er Coppini. Costui era accovacciato nella vasca intento a farsi un bidet; nonostante il sedere non toccasse l’acqua ed il livello del liquido fosse di 30 centimetri, gli imponenti testicoli dell’Uomo toccavano il fondo.
‘Tu!’ disse il Capra.
Il Coppini gli rivolse lo sguardo, continuando meccanicamente con la mano destra a portare acqua tra il perineo e l’ano.
‘La Staccionata è la non-Staccionata, senza il tuo petto glabro e i tuoi assoli di dubbia sessualità’.
Ed il Coppini lo seguì.

Il secondo giorno il Capra desiderava possedere una prostituta di Centocelle, dagli enormi seni ed i fianchi antigravitazionali, che riceveva in una accogliente abitazione per borghesi arricchiti. Egli sbagliò appartamento, e quando la porta venne aperta si trovò di fronte er Cavalletta, nudo. Capelli neri, lunghi fino alle spalle. In testa un cappello da infermiera.
‘Tu!’ disse il Capra.
Egli lo guardò accarezzandosi la barba, mentre la sua fungosa escrescente cappella pulsava guardando i loro piedi.
‘La Staccionata è la non-Staccionata, senza il Bonham risorto dal furioso campanaccio’
Ed il Cavalletta lo seguì.

Il terzo giorno il Capra sposò il Coppini, mentre si guardava un film con Klaus Kinski. La sera stessa lo fecondò, inondandolo di sperma al sapore di menta.

Il quarto giorno il Capra, vagando in cerca del compimento dell’Arte come un novello Joyce nella piovosa Trieste, si scontrò con l’INFAME: Stefano, il Giuda.
‘Tu!’, disse il Capra
Egli lo guardò, con sguardo triste.
‘Perché ti stai scopando un supplì sul marciapiede?’
‘Non voglio si raffreddi’
‘Smettila, brutta merda!, di fecondare palle di riso! La Staccionata è la non-Staccionata, senza i tuoi grassi bassi come massi’

E Stefano lo seguì.

Il quinto giorno il Capra era desideroso di possedere una macchina a turbogas e vagò in cerca di uno scienziato. Er Biondo vomitava in un parco, e costruiva amplificatori con frasche ed alberi di pioppo.
‘Tu!’ disse il Capra.
Egli lo guardò, con in bocca una amara Lucky Strike dura.
'La Staccionata è la non-Staccionata, senza una rete anticipatrice che stabilizzi il sistema'.
E il Biondo lo seguì.

Il sesto giorno il Capra vagava nei pressi della Stazione Termini dedicando parole di amore e rivolta sociale ai senzatetto, quando intravide Jajo che guidava un furgoncino. Si lanciò in mezzo alla strada.
'Tu, distributore di farinacei!' disse il Capra.
Jajo scese dal camioncino, senza patente, e disse: 'Se ragione e realtà sono la stessa cosa e la ragione si sviluppa dialetticamente le insidie del metodo hegeliano spaziano sempre nell'umanismo teologico persona dignità Rousseau giusnaturalismo aprioristica Unità fagocitamento uomini individui...' e continuò così per ore.
E il Capra lo seguì.

Il settimo giorno il Capra aveva voglia di cazzo. Un bel cazzo negro. Andò quindi al mercato di via Sannio, dove si vendono i negri. C'era di tutto. Negri africani, negri filippini, negri sudamericani, negri scribani, negri mercenari, perverse miscelanze come i negri ebrei. Er Negro se ne stava accovacciato in un angolo, nudo, l'espressione spaventata di un bambino che, invece del pollice, si era portato alla bocca il suo lunghissimo pene moscio e si succhiava la cappella. Un tatuaggio al contrario sul braccio sinistro evidenziava la sua appartenenza al gruppo dei negri a prezzo scontato. Quel negro non lo voleva nessuno.
'Tu!' disse il Capra
Il Negro alzò lo sguardo, continuando a tenersi in bocca il pene, con avidità.
'La Staccionata è la non-Staccionata, senza la tua calvizie imperante!'
E il Negro lo seguì.

Quella notte, mentre abbracciava il suo concubino, il Capra prese la parola: ‘Un'ultima cosa devo dirvi’ disse profondamente turbato. ‘Verrà il giorno in cui uno di voi mi tradirà’. I discepoli non credevano alle loro orecchie. Cominciarono a parlare tutti insieme, decisi a negare questa terribile accusa. Eppure Capra era sicuro. ‘Ma chi sarà? Signore?’ chiese Pietro (che era un tizio che passava di lì). ‘Chi di noi tradirà?’. Prima che Capra avesse il tempo di rispondere, ci fu un certo scompiglio, in fondo alla tavolata. Uno dei sei, di nome Stefano Iscariota, si era alzato di scatto rovesciando la sedia ed era uscito di corsa. Capra non ebbe bisogno di parlare; la risposta era evidente.
Appena nata la Staccionata, il Negro cominciò subito a rompermi i coglioni chiedendomi, insistentemente, di andare a vedere le loro prove. Non parlava d'altro se non del gruppo, ed io non ascoltavo una singola parola di quello che diceva. Ogni volta io e Ilaria eravamo costretti a trovare scuse sempre più inverosimili, perchè troppo educati per dirgli che non ce ne fregava una ceppa dorata di andare a sentire il suo gruppo di merda. Poi un giorno appresi che il Negro era uno dei cantanti del gruppo. A quel punto tutto cambiò. Il solo immaginarmi quanto schifo doveva fare un gruppo old school death metal (io me lo immaginavo alla Stato Degenere) con un cantante negro e una voce fottutamente blues che invece di andare di growl ci va di ooooooh yeah, mi fece cambiare idea all'istante: dovevo sentire quel gruppo, così come non ce la fai e devi andare su Rotten, o devi andare a cercare gli snuff.

Il gruppo iniziò con Mystic Queen. Er Cavalletta sbagliò tipo tre volte l'attacco iniziale. Poi non lo sò, rimasi allucinato. Probabilmente è così che ci si sente quando il primo schizzo di eroina buca una vena vergine. Mi spettinarono pure i peli del culo. Che cazzo suonavano? Si passava dal death metal allo stoner fino al prog con una fluidità, una omosessualità impressionante. Appena finite le prove, ci ritrovammo tutti fuori a fumare; io andai da Jajo (e forse era la prima volta che lo vedevo, bu) e ricordo di avergli fatto un pippone allucinante su quanto erano incredibili, non mi ricordo nulla di quello che gli dissi, ma se non sbaglio ci misi in mezzo pure gli Iron Maiden, che cazzo c'entrano i Maiden non si sà.
Poco dopo la Staccionata tira fuori il primo demo, bellissimo, che si scarica qua, peccato che il suono è una merda, ma è quello che succede quando te lo fai mixare da un incompetente. Ciò non toglie l'incredibile qualità delle canzoni.
Qualche mese dopo si parla di un nuovo ep, del quale abbiamo solo questa traccia, dato che non è più uscito perchè er Cavalletta deve ancora registrà quee cazzo de tracce de batteria.
Poi il primo disco, Ecce!, che è pronto e tutto quanto, si scarica qua ed è qualcosa di allucinantemente bello, ma sono tipo quattro mesi di merda che devono far stampare la copertina.
Perchè è questa la caratteristica fondamentale della Staccionata: sono dei pesaculo di merda.

Questo è un altro dei motivi per cui la notizia dell'abbandono del bassaro mi ha colmato di tristezza. A quanto sono stronzi questi tizi, mi dicevo, ormai la Staccionata è morta. Nell'arco di una settimana si è parlato di trovare un nuovo bassista, di far passare il Biondo al basso, mi sembra di ricordare (perchè come al solito facevo finta di ascoltare mentre pensavo ai cazzi miei) di una specie di esperimento musical-teatrale dove i nostri, durante le canzoni, si sarebbero dovuti fermare per saltellare come gli stronzi che sono sul palco e cose simili.

Non so cosa ci porterà la Staccionata, non lo so, sicuramente cambierà, spero in meglio. Io, dopo attente riflessioni, penso che non sarebbe male l'idea di rimanere un quintetto, anche perchè ho sempre creduto che il suono del gruppo sarebbe naturalmente evoluto in una scarnificazione e semplificazione generale del tutto. E' risaputo che fra dieci anni la Staccionata suonerà come il Battiato di metà anni '80, solo che dal vivo riarrangerà le canzoni crust.

Ciò non toglie che Stefano è un testa di cazzo.




Stè, sappi che ne farò a centinaia.

2 Comments:

Kappa90 said...

Tutti a vedere i film di Kinski!

J said...

Eccheccazzo so du mesi che aspetto sto' post! evviva good!

 

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