21.4.11

Questo post si chiama come l'ep dei Dillinger Escape Plan con Mike Patton

Mussolini è il salvatore e rinnovatore della sua Patria
-Mahatma Gandhi

Sasha Grey ha abbandonato il porno per studiare filosofia all'università. Mi sembra tutto così assurdo, un pò come quando Claudia Koll è diventata una fondamentalista cattolica o come quando ho scoperto che Gianna Nannini è molto amica agli Einsturzende Neubauten tanto da esserseli portati in tour e aver prestato la sua voce in un (bellissimo) disco solista di uno dei membri fondatori:




Stamattina mi hanno finalmente consegnato il titolo della tesi, dopo sei mesi di laboratorio (dovevano esserne tre) e 1270 ore di tirocinio (dovevano esserne 180, e non ho ancora finito). Ho così potuto compilare l'incredibile quantità di fogli da consegnare in Segreteria.
Il giorno ultimo per la consegna era proprio oggi.
Sono quindi corso come un pazzo dall'ospedale all'università per consegnare tutti i moduli, c'era una quantità di gente spropositata. La scadenza era alle 19, io ho consegnato alle 18 e 50.
Pensavo che avrebbero preso il tutto per buttarlo con noncuranza in un cassetto, invece il tizio dall'altra parte del vetro ha cominciato a controllare scrupolosamente ogni singola firma, ogni singolo documento, ogni singola scritta a penna. Mi stavo cagando sotto dalla paura, mi aspettavo che mi mandasse affanculo dicendomi:
'Mi dispiace, ma qui manca un timbro del dipartimento'
oppure
'Mi dispiace, ma questo statino è compilato male'
oppure
'Mi dispiace, non posso accettare'
'Perchè?'
'Perchè tu non esisti, sei una mia proiezione mentale'
per poi risvegliarmi legato mani e piedi ad una sedia in una stanzetta semibuia dove avviene la parte nascosta della dissuasione all'illegalità di una piccola prigione del Texas, tutto imbrattato di sangue, e riprendere sempre più coscienza per rendermi conto che era tutto un sogno, non c'è nessuna Università, io mi chiamo Escobar e sono il numero due di un cartello messicano leader nel traffico di eroina e immigrati tra il Messico e gli Stati Uniti, e quei figli di puttana mi hanno preso a sprangate per tutta la mattina e quindi sono svenuto; poi d'un tratto l'unica porticina in ferro che mi separa dal mondo viene sfondata e noto un rispettabile signore di mezza età, in giacca e cravatta, che sorridendo mi dice: 'Sono il signor Wolf, risolvo problemi' e dietro di lui Ennio Morricone con un fucile a pompa in mano.
E invece tutto apposto.

Nelle mie due ore e mezza di attesa mi sono ritrovato a provare fortissimi sentimenti di odio. Questo odio non era destinato però alla burocrazia, allo Stato o ad una segreteria che sta aperta solo tre ore al giorno, era invero destinato ai miei colleghi universitari. Volevo vederli morire in fila. Passi il coglione di Giurisprudenza che s'è fatto mezz'ora prima di rendersi conto che se all'ingresso c'è scritto Segreteria Ingegneria vuol dire che la segreteria non è di Giurisprudenza, osservavo questa massa di stronzi farmi perdere tempo per chiedere informazioni già scritte a caratteri cubitali all'ingresso stesso della stanza, un tizio che non aveva allegato la marca da bollo e poi ha avuto anche il coraggio di lamentarsi e poi di chiedere che cosa fosse (e se a 3o anni non sai cosa è una marca da bollo allora io mi chiedo come hai fatto ad arrivare ad un passo dalla laurea, e quanto questa sia diventata pressocchè inutile), puttane che in realtà non facevano nulla di seccante ma che rappresentano un controsenso perchè una donna che studia ingegneria è davvero qualcosa di antiumano irritante molesto indecoroso ignobile vergognoso e scandaloso.
Io vi maledico tutti.
Questo pensavo: io vi maledico. Esseri incompetenti incapaci inetti per molti aspetti asettici manicaretti per i rettili, finirete con Parmenide, nell'Ade, dove finirò anche io ma passando dalla porta principale, e vi torturerò per l'eternità e le mie risate verranno travolte dalle vostre urla quando vi strapperò la pelle come in Hellraiser.

Detto questo, tornando a casa ho beccato il magrebino che vende i libri a tre euri e non ho resistito a comprarmi L'incendiaria di Stephen King, che mi mancava. Ai tempi del Liceo ho letto decine e decine di libri del Re ed è stato un piacere rituffarsi nel suo inconfondibile stile fluviale e scorrevole (dal quale si vede lontano un miglio che se volesse fare letteratura alta o usare un linguaggio ricercato potrebbe farlo con estrema tranquillità).
Ora, se è vero che King ha scritto diversi romanzi minori (ma dopotutto caga un romanzo l'anno, persino Frank Zappa ha toppato ogni tanto), d'altra parte lo considero, senza paura ad esagerare, lo scrittore che conclude la triade horrorifica americana, con Poe e Lovercraft.
Non so, pensate al New England di Lovercraft e al Maine Kinghiano, pensate a 'Le notti di Salem'.
Il problema è sempre lo stesso: imponenti critici letterari bisessuali intrippati di aulicità, col gilet e gli occhiali a montatuta spessa, tendono a considerare l'horror o la fantascienza come generi di serie B, così come accade nel Cinema.
Ma quando fra quarant'anni King verrà rivalutato come uno dei massimi esponenti della cultura pop del ventesimo secolo io, che sarà morto di epatite da un paio di lustri, risorgerò dalle tenebre per tormentare le vostre anime tristi e insignificanti. Perchè quando i nostri pronipoti vorranno sapere delle abitudini, dei costumi e delle contraddizioni dell'americano medio del secolo XX, non leggeranno un fottuto trattato si sociologia, ma un romanzo di King.
Perchè non esiste altro autore che, al pari del Re, sia riuscito a fotografare con altrettanta lucidità le zone oscure della nostra società. I mostri non vivono più tra castelli gotici in rovina o cimiteri avvolti nella nebbia, ma stanno lì, tra i Beach Boys e Topolino.
Fottuto Topolino del cazzo.


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